Manutenzione tempi, scadenze, ciclicità
Impianti fumari singoli per generatori alimentati con combustibili liquidi e solidi
Frequenza degli interventi di manutenzione ordinaria
La periodicità degli interventi di manutenzione ordinaria dipende dal tipo di combustibile utilizzato, dalla qualità della combustione o dalla durata del funzionamento, nonché dalla quantità di combustibile utilizzato.
-Per gli impianti termici centralizzati, si può prendere a riferimento una periodicità quadriennale per i focolai a gasolio,
-triennale per i focolai a combustibili solidi, minerali ed a olio combustibile,
-biennale per gli altri.
-Per i focolai a servizio di singole unità abitative, la frequenza è funzione oltre dal tipo di combustibile anche dalle modalità d’uso dei focolai stessi ed è comunque superiore o uguale al caso precedente.
ASSOCOSMA – combustibile legnoso
Caminetti aperti: pulizia del focolare, innesto camino e canna fumaria ogni 35 quintali circa di legna bruciata.
Caminetti chiusi: pulizia del focolare, raccordo o canale da fumo, camino o canna fumaria ogni 25 quintali circa di legna bruciata.
Cucine economiche: pulizia tubi e stufa ogni 10 quintali circa, mentre la canna fumaria ogni 35 quintali circa.
Stufe a legna a fuoco continuo: pulizia tubi e focolare ogni 10 quintali circa di legna bruciata. Per la canna fumaria ogni 35 quintali circa.
Stufe a pellet: pulizia settimanale del braciere e del TEE di deposito posteriore fuliggine. Canna fumaria: pulizia annuale.
Stufa a legna ad accumulo e radiante: pulizia giro fumi ogni 100 quintali di legna bruciata. Canna fumaria e canale da fumo: ogni 30 quintali di legna bruciata.
Caldaie a legna o pellet: pulizia focolare e giro fumi mensile, canna fumaria annuale.
Termocucine: pulizia mensile della stufa e annuale della canna fumaria.
Forni pane o pizza: pulizia focolare e canna fumaria trimestrale.
Questi sono dei parametri indicativi, ma lo spazzacamino deve sempre intervenire qualora la necessità lo richieda e soprattutto secondo la propria esperienza e conoscenza del mestiere.
Ad affiancarlo, qualora il caso lo richiedesse, ci sarà sempre un fumista installatore che congiuntamente fornirà un valido supporto tecnico-legislativo utile a superare qualsiasi tipo di difficoltà.
BOLZANO. Novità per quanto riguarda la pulizia e i controlli dei camini e degli impianti termici domestici. Fino ad oggi, il controllo degli impianti di piccole dimensioni, con una potenza nominale inferiore a 35 kW, veniva effettuato esclusivamente dagli spazzacamini. A partire dal 1º gennaio, invece, sarà l’utente a decidere se affidare la misurazione dei gas di scarico a uno spazzacamino o un tecnico bruciatorista. Il controllo delle emissioni non è più disciplinato da una legge provinciale, bensì da una normativa statale che prevede il controllo e la pulizia periodica dell’impianto termico. Obiettivo di tali interventi è quello di conseguire un risparmio energetico e, di conseguenza, una riduzione delle emissioni di gas serra.
Nel dettaglio, i controlli vanno eseguiti ogni due anni per gli impianti alimentati con combustibili solidi o liquidi, con anzianità superiore a 8 anni, e per impianti a camera aperta, installati in un locale abitato; ogni 4 anni invece per impianti a camera stagna, alimentati con combustibili solidi o liquidi, con anzianità superiore a 8 anni.
La pulizia da parte dello spazzacamino va invece effettuata 3 volte l’anno su impianti alimentati con combustibile solido, due volte l’anno per impianti alimentati con con combustibile liquido, una volta l’anno su impianti alimentati con combustibile gassoso.
Controllo e manutenzione da parte dello spazzacamino e del tecnico bruciatorista devono essere effettuati in base alle indicazioni del produttore della caldaia, di regola, una volta all’anno. In seguito ad avvenuta pulizia e manutenzione, l’artigiano deve redigere una relazione tecnica, dalla quale si evincano le condizioni dell’impianto. Gli spazzacamini dell’Apa ribadiscono l’importanza di tali controlli: «Un impianto controllato e pulito lavora con una combustione regolare, evitando così infortuni conseguenti ad avvelenamento da CO2: insomma è più sicuro».
13 dicembre 2011
In Trentino
COMUNE DI CASTELLO TESINO – Provincia di Trento – REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI
Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 dd. 28.12.2010
PULIZIA IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, STUFE E CALDAIE E PERIODICITA’
Articolo VII
È resa obbligatoria la pulizia degli impianti di riscaldamento, stufe e caldaie ed altri impianti speciali di combustione con le seguenti periodicità:
– focolari a combustibile gassoso: ogni 3 anni;
– focolari a combustibile liquido: ogni 2 anni;
– focolari a combustibile solido: una volta l’anno
Articolo XIII
Nel caso in cui si debba provvedere alla bruciatura dei camini il proprietario deve richiedere la presenza dei Vigili del Fuoco ed è tenuto ad avvisare i proprietari degli stabili confinanti.
Rimane inteso che tale pratica è prevista solo in fabbricati isolati posti all’esterno del perimetro del centro storico.
In ogni caso la bruciatura è vietata durante la notte o in caso di condizioni atmosferiche pericolose a giudizio del Corpo dei Vigili del Fuoco (presenza di forte vento o in caso di prolunga siccità).
Successivamente alla bruciatura dovrà essere effettuata da parte degli operatori accurata ispezione ai locali onde accertare l’insussistenza di pericolo di incendio.
Articolo XIV
Prima di procedere alla pulizia dei camini mediante la bruciatura l’addetto alla pulizia dei camini deve verificare che:
– le canne fumarie, i camini e i condotti da fumo siano isolati da materiali combustibili
– come travature in legno dei solai – e dalle coperture, mediante apposite schermature in materiale refrattario di idoneo spessore;
– i condotti non presentino fessurazioni o lesioni di dimensioni tali da creare pericolo di fuoriuscita di fiamme nei locali attraversati.
COMUNE DI CIVEZZANO PROVINCIA DI TRENTO
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI
Art. 6
Frequenza del servizio
- La pulizia dei camini o canne fumarie deve avvenire almeno una volta all’anno per gli impianti che bruciano combustibili solidi e liquidi, salva la possibilità di richiedere, alle tariffe indicate, pulizia straordinarie più volte all’anno.
- Per le canne fumarie dei combustibili gassosi il controllo va eseguito ogni tre anni.
- I camini degli esercizi pubblici, forni, edifici industriali e dalla convivenza in genere dovranno esserepuliti ogni qualvolta il bisogno lo richieda.
3
- Nel caso di trasformazione dell’impianto da gasolio o legna a gas – metano, si deve effettuarepreventivamente un’accurata pulizia della canna fumaria, dopodichè la pulizia va ripetuta anch’essa unavolta all’anno.
- La dimostrazione del servizio eseguito è disciplinata dal successivo articolo 13.
UNI – CIG 8364-3 maggio 2007 in sostituzione di quella del 1984
“Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione” Campo di applicazione: la presente norma fornisce istruzioni per il controllo e la manutenzione degli impianti termici aventi una potenza termica al focolare non minore di 35 kW (30.000 Kcal/h), destinati ad usi civili ed in particolare al riscaldamento dei locali ed alla produzione di acqua calda per usi igienici. Punti di interesse per il settore: Punto 7.3 – Manutenzione dei condotti del fumo. Periodicità di massima: focolari a gas – quinquennale; focolari a combustibile liquido – quadriennale; focolari a combustibile solido – triennale.