Abbattitori fuliggine

Sistemi di abbattimento delle polveri da Wikipedia

 

 

Guida operativa per la prevenzione degli effetti negativi dei vapori e dei fumi di combustione negli ambienti di vita

https://www.sancascianovp.net/sites/www.sancascianovp.net/files/guidadanni_esalazione.pdf

 


Abbattimento della fuliggine a secco mediante ciclone

 

Un ciclone o depolveratore centrifugo è un macchinario che permette la purificazione dell’aria (o un gas in generale) dalle polveri sfruttando il principio della forza centrifuga. È usato come trattamento preliminare della corrente contaminata per l’abbattimento parziale degli elementi inquinanti nell’aria.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclone_(ingegneria)

 

 

 

 

 

 

Il caso di una pizzeria a Chioggia operativo negli anni 90

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Abbattitori a umido: acqua nebulizzata e atomizzata

 

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Smoki

Ramaglia

 

 

 

Ventil TecnoFul

 

Struttura, installazione e funzionamento di un abbattitore di fuliggine

La struttura di un abbattitore di fuliggine ad acqua, anche detto depuratore di fumi, è caratterizzata da un corpo in acciaio inox che contiene una torre di lavaggio dove sono presenti degli augelli spruzzatori, da un motore che solitamente è di tipo trifase e da raccordi per l’alimentazione dell’acqua pulita e per lo scarico dell’acqua sporca. Vi sono esemplari a tiraggio naturale e a tiraggio forzato, quest’ultimi sono provvisti di un elettroventilatore di aspirazione e da un quadro elettrico per la gestione delle funzioni del ventilatore. Grazie all’applicazione di un abbattitore le capacità di tiraggio vengono raddoppiate e si ha un significativo aumento della resa termica.

L’installazione deve avvenire su di una superficie piana, solida e non sdrucciolevole, è opportuno rivolgersi a del personale specializzato e vi sono ben quattro possibilità di montaggio:

all’interno dell’edificio e al di sopra del forno, della stufa o della caldaia;

all’interno dell’edificio e al lato dell’apparecchio di combustione;

nel mezzo del tragitto della canna fumaria (quando è spento non la ostruisce);

all’esterno dell’edificio, su di un tetto o di un terrazzo, ovvero all’estremità dell’uscita dei fumi, in questo caso sono necessarie una base di appoggio in muratura e una copertura.

Il depuratore deve essere allacciato alla canna fumaria tramite tubi in accaio inox a tenuta stagna per evitare la formazione di condensa. Fondamentale è che l’impianto elettrico a cui viene collegato sia dotato di sistema di messa a terra e che sia gestito da un quadro differenziale magnotermico, il cosiddetto salvavita.

Quando si esegue l’allacciamento alla rete idrica esistente è bene montare un rubinetto ausiliario di facile accesso e, infine, bisogna effettuare il collegamento al tubo di scarico delle fognature, con la giusta pendenza per impedire l’accumulo di materiale crepuscolare che intasa le tubazioni.

Il funzionamento è semplice: i fumi sprigionati dai combustibili passano attraverso la torre di lavaggio dove entrano in funzione degli ugelli che spruzzano acqua ad alta pressione bagnando le particelle di carbonio e rendendole più pesanti, in modo che esse, non avendo più la spinta per risalire lungo la canna fumaria, ricadono nella vasca del depuratore e poi finiscono nelle acque di scarico. Il fumo viene così liberato dagli agenti inquinanti e fuoriesce dal condotto fumario pulito e quasi inodore. L’acqua utilizzata è quella di riciclo, con un consumo giornaliero di circa 0,023 euro e la potenza elettrica è, in genere, intorno ai 0,75 chilowatt.

Alcuni consigli per la scelta e per la manutenzione di un depuratore di fumi

Per non sbagliare nell’acquisto di un abbattitore di fuliggine è bene conoscere alcuni dati importanti:

la dimensione del diametro della canna fumaria espressa in millimetri;

la portata d’aria dell’apparecchio di combustione a cui deve essere collegato, espressa in metri cubi all’ora, ogni depuratore deve avere una portata uguale o maggiore alla portata d’aria del forno, della caldaia, della stufa o del camino di riferimento;

accertarsi che il depuratore sia composto da materiale elettrico certificato e adatto per le alte temperature;

accertarsi che sia rigorosamente in acciaio inox AISI 304 con spessore 15/10.

Per una buona manutenzione occorre seguire alcune regole fondamentali:

far scaricare completamente l’acqua di deposito dell’abbattitore per circa 1/2 giorni;

prima di eseguire la pulizia staccare la corrente elettrica e avvisare altre persone di non riavviarla prima di ricevere il vostro consenso;

usare solamente acqua per la pulizia della carcassa interna, dei filtri e del galleggiante (per pulire ques’ultimo ci si può servire della gomma che viene data in dotazione.

Generalmente per un abbattitore che viene utilizzato quotidianamente la pulizia deve essere effettuata una volta al mese, ma la periodicità degli interventi dipende sempre dalla frequenza d’uso.

http://www.fabiorossetto.it/files/abbattimentofumidafuliggine.pdf

 


 

Abbattitore malinstallato

Inserimento lungo il camino in acciaio di una pizzeria, di un abbattitore di fuliggine ad acqua e a tiraggio naturale, in spazi ristretti e inadatti e privo di sportelli per la manutenzione del camino e dello stesso abbattitore:

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Altri casi di abbattitori malfatti e del tutto inefficenti

 

Microsoft Word – Pizzeria TV con abbattitore demenziale

 

 

 

 

 

 

Microsoft Word – Spettabile pizzeria

 

 

 

 

 

 


Filtrazione a tessuto

Nei primi anni 2000 per un certo periodo ho appaltato la manutenzione agli impianti di aspirazione polveri della Vincent Tirolyt a Thiene, nell’ambito della manutenzione programmata e preventiva propria della ISO 9001, che aveva un sistema di abbattimento polveri mediante filtrazione a tessuto

ISO 9001

https://www.csqa.it/csqa/norme/qualita/iso-9001

 

La filtrazione a tessuto è un’operazione di depurazione dei gas effettuata facendo filtrare l’aria attraverso filtri in tessuto. È un processo dedicato al trattamento dei fumi e/o di effluenti gassosi in cui siano presenti inquinanti sotto forma di piccole particelle.

 

 

 

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Filtrazione_a_tessuto

Il processo di filtrazione deve tener conto di numerose variabili:

con riferimento al tipo di inquinante, deve considerarne la concentrazione e il livello di abbattimento da raggiungere

con riferimento alle polveri, la dimensione, la forma, il peso delle particelle e le proprietà elettriche

con riferimento al flusso che veicola le polveri, la sua velocità e la presenza o meno di umidità.

A partire da questa molteplicità di fattori, l’attuale tendenza è quella di predisporre in serie più unità, ciascuna destinata a uno o più inquinanti con caratteristiche simili. Inoltre, le soluzioni di abbattimento sono studiate e progettate ad hoc in base al processo industriale inquinante.