Tiraggio dei camini: valori e prove

Tiraggio dei camini: valori e prove


Tiraggio su caldaiette a gas

Misurazione del tiraggio di una caldaietta a gas, con deprimometro digitale:

misurazione-della-depressione

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Pascal_(unit%C3%A0_di_misura)

 

UNI EN 1443 caratteristiche tecniche generali, per gli impianti nuovi; UNI 10845 verifiche camini per gli impianti esistenti a gas; UNI TS 11278 prova di tenuta strumentale

UNI 10845 del 2000

http://www.supernovasat.com/pdf/canne/UNI_10845.pdf

UNI_10845.pdf_page_13 UNI_10845.pdf_page_14 UNI_10845.pdf_page_15 UNI_10845.pdf_page_16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forum verificatori provinciali di impianti

La pressione atmosferica normale o standard è quella misurata alla latitudine di 45°, al livello del mare e ad una temperatura di 15 °C, che corrisponde ad una colonna di mercurio di 760 mm. Nelle altre unità di misura corrisponde a:

1 atm = 760 mm Hg = 760 torr = 101 325 Pa = 1 013,25 mbar.

Con la diffusione dell’uso del Sistema internazionale anche in ambito meteorologico, la pressione atmosferica si misura in ettopascal (centinaia di Pascal) il cui simbolo è hPa. Dal momento che 1013,25 mbar = 101 325 Pa = 1013,25 hPa, si ha un’identità tra l’ettopascal ed il millibar. Quindi la pressione non è sempre costante ma varia…esperimento fisico l’acqua bolle prima in altura o a livello del mare? Perchè?

Il Testo quando fa la prova di tiraggio impiega 5 secondi per fare la taratura, quindi se stai fermo con la sonda lo strumento ti da 0,00 hPa (taratura in campo rispetto la pressione atmosferica del luogo); pertanto visto che la pressione atmosferica varia, lo strumento tara a zero.

Alcune prove pratiche:

se con la bocca soffi nella sonda avrai valori positivi + 0,01 ; +0,02; etc.. etc…

se aspiri (sifone) avrai valori negativi tipo – 0,01; -0,02 etc..

In qualche occasione là dove il tiraggio era insufficente, ho visto qualche manutentore furbetto fare la prova di tiraggio senza infilare la sonda nel foro prelievo fumi ma agitando velocemente la sonda con piccoli movimenti, al momento che lo strumento segnava il valore

-0,03 hPa premeva il pulsante per registrare la prova!! E diceva: visto che la canna tira!!

Nella provincia dove opero, se il tiraggio è inferiore a 3 Pa e sino ad 1 Pa, si fa la verifica indiretta, tramite la misura della CO2, T esterna, PT effettiva (si misura il consumo gas al contatore nell’unità di tempo/Pot. cal.inf. metano) e si applica la formula di cui al punto B.2.2.3 appendice B della norma UNI 10845

Se il risultato non è corretto, così nel caso del tiraggio =< 1Pa si provvede a chiudere il rubinetto gas della caldaia, sigillato con nastro adesivo e si redige verbale di chiusura del rubinetto (se possibile controfirmato dall’utente), predisposto su modulo prestampato (copie in carta chimica da rilasciare all’utente) poi spedito in giornata a mezzo fax alla Provincia e ASL di competenza.

 


 

Le prove di tiraggio degli impianti termici degli appartamenti che scaricano i fumi nelle canne fumarie collettive (CFCR) dei condomini, per essere valide dovrebbero sempre eseguirsi considerando la CFCR non come un camino singolo al servizio di una sola caldaia ma come un camino multiplo il cui tiraggio è influenzato da tutti gli scarichi delle varie caldaie ad esso collegate e dovbrebbe svolgersi considerando tutte le varie situazioni possibili: una sola caldaia in funzione e tutte le caldaie in funzione … come prescritto dalla norma UNI 10845 relativamente alla procedura di controllo del tiraggio nel contesto più generale della verifica della funzionalità/idoneità delle canne fumarie.

Vedasi dettagli più avanti nella pagina.

 


Caso di verifica ispettori a seguito di segnalazione per scarso tiraggio

https://drive.google.com/file/d/1A_zlU-ero34998cgk44KqD8v1RjJgeB_/view

Misurazione dello scarso tiraggio da parte del tecnico manutentore del generatore di calore che ha poi segnalato l’anomalia all’ente pubblico preposto:

 

 

 

 

 

 

 

Lettera dell’ente pubblico incaricato delle verifiche e delle ispezioni, a seguito di segnalazioni di anomalie, che preavvisa l’ispezione del verificatore:

 

 

 

 

 

 

 

Ispezione  dell’ente verificatore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lettera di diffida del Comune al cittadino utente, dopo aver ricevuto dall’ente pubblico verificatore la segnalazione dell’anomalia:

 

Verifica e relazione dello spazzacamino:

https://drive.google.com/file/d/1A_zlU-ero34998cgk44KqD8v1RjJgeB_/view

 


 

Ecco come si dovrebbe fare la misurazione del reflusso fumi e del tiraggio, sugli impianti termici tipo B a tiraggio naturale e a camera aperta, collegati alla canne fumarie collettive;

questa è la modalità prevista dalla norma UNI 10845 per la verifica della idoneità/funzionalità dei camini, ma che dovrebbe valere anche nelle controlli/verifiche manutentive periodiche, poiché è la procedura più corretta che fornisce i dati più precisi;

questo è quanto prevedeva la UNI 10845 del 2000 (l’aggiornamento normativo del 2018 è ancora più preciso):

 

 

 

 

 

 

 

Nota:

anche i tecnici manutentori delle caldaiette con potenza inferiori ai KW 35 che abitualmente fanno l’analisi dei fumi (attualmente prevista ogni 4 anni per … ) e la prova del tiraggio, dovrebbero osservare questa procedura quando intervengono sugli impianti  dei condomini connessi a CFCR (canne fumarie collettive ramificate), purtroppo da sempre questa procedura non è mai stata usata, per cui tutti i dati sul tiraggio, rilevati da quando vi è questa pratica sono evidentemente errati.

 

Analisi fumi UNI 10389

http://www.asmgarbagnate.it/docs/1016.pdf

Questa norma non fa differenza tra gli impianti collegati ai camini singoli da quelli connessi ai camini collettivi

 

Analisi periodica, un tempo annuale, poi biennale, oggi anche quadriennale per gli impianti con potenza inferiore ai 35 KW, con variazione a seconda delle regioni, del tipo di combustibile gas o gasolio o legna e dell’età del generatore di calore e del tipo di contratto con la ditta manutentrice.

https://casinamia.com/prova-fumi-caldaia-quando-farla-eseguire-e-perche

La frequenza di questo tipo di intervento è fissata dal DPR 74/2013 e dipende dal tipo di caldaia e dalla sua potenza. Il decreto specifica quanto segue:

per generatori alimentati a combustibile liquido o solido tra 10 e 100kW di potenza termica, ogni 2 anni

per generatori alimentati a combustibile liquido o solido con potenza termica superiore a 100kW, ogni anno

per generatori alimentati a gas tra 10 e 100kW di potenza termica, ogni 4 anni

per generatori alimentati a gas con potenza termica superiore a 100kW, ogni 2 anni

 

Qual è la corretta procedura per la rilevazione del tiraggio?

Il valore calcolato dal deprimometro da riportare nel rapporto di controllo deve essere espresso in Pascal (Pa)

Lunedì 23 Maggio 2016

https://www.casaeclima.com/ar_27278__Quale-corretta-procedura-rilevazione-tiraggio.html

Risponde l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia della Provincia autonoma di Trento

 

Il rapporto di controllo di efficienza energetica di tipo 1, riservato ai gruppi termici, prevede il calcolo della depressione all’interno del canale da fumo nel caso di manutenzione effettuata su apparecchi a gas a tiraggio naturale, secondo le disposizioni previste dalla norma UNI 10845 del 2000.

Il valore calcolato dal deprimometro da riportare nel rapporto di controllo deve essere espresso in Pascal (Pa). Alcuni strumenti di misura hanno impostato di default il valore di depressione in ettopascal (hPa) ovverosia in millibar (mbar). Sono unità di misura equivalenti per cui 1 mbar equivale ad 1 ettopascal, vale a dire 100 Pascal. Alcuni manutentori confondono le unità di misura e riportano nel rapporto di controllo valori di tiraggio di alcuni centesimi di Pascal. Per non commettere questo errore va cambiato in Pascal l’unità di misura dello strumento oppure va moltiplicato per 100 il valore letto sul display e riportato sullo scontrino.

E’ bene ricordare la corretta procedura per la rilevazione del tiraggio previsto dalla norma UNi10845:

chiudere porte e finestre dell’unità immobiliare in cui è installato l’apparecchio;

chiudere a tenuta eventuali camini o condotti di scarico aperti e non utilizzati presenti nel locale di installazione dell’apparecchio o in locali con esso comunicanti;

accendere l’apparecchio alla portata termica effettiva di funzionamento, per un periodo sufficiente a svolgere le prove;

accendere contemporaneamente eventuali altri apparecchi a camera di combustione aperta o caminetti aperti presenti nel locale stesso o nei locali comunicanti e azionare eventuali dispositivi (elettroventilatori o altro) che con il loro funzionamento potrebbero mettere in depressione il locale o creare condizioni di disturbo al funzionamento fluidodinamico del sistema.

Dopo almeno 10 min dall’accensione dell’apparecchio, nelle condizioni sopraindicate, si deve:

effettuare un controllo visivo delle caratteristiche di combustione (conformazione, geometria e colorazione delle fiamme);

accertare l’assenza di riflusso dei prodotti della combustione in ambiente, per mezzo di appositi strumenti o attrezzi, posizionandoli in particolare lungo il perimetro dell’interruttore di tiraggio dell’apparecchio, nei punti di giunzione dei canali da fumo o dei condotti di scarico e in prossimità dell’imbocco nel camino o condotto intubato;

accertare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione mediante verifica del tiraggio effettivo esistente tra la sezione di uscita dei prodotti della combustione dall’apparecchio ed il locale di installazione dell’apparecchio medesimo.

Ai fini della verifica del corretto tiraggio, le norme UNI 10845 e UNI 10738 prescrivono che:

se il tiraggio effettivo misurato è non maggiore di 1 Pa, non è sufficientemente garantita la corretta evacuazione dei prodotti della combustione; l’impianto non può funzionare e va messo subito fuori servizio chiudendo l’alimentazione del gas all’apparecchio. Inoltre vanno prescritte le operazioni necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza dell’impianto compilando l’apposito campo “Prescrizioni” nel rapporto di controllo di efficienza energetica.

se il tiraggio effettivo misurato è maggiore di 1 Pa e minore di 3 Pa, è consigliabile procedere ad una verifica incrociata del corretto tiraggio, secondo la metodologia di misurazione indiretta prevista dalla norma UNi10845. Se il risultato della verifica del tiraggio rimane incerto con entrambi i metodi, l’impianto si può ritenere idoneo al funzionamento temporaneo a condizione che il locale d’installazione sia dotato di adeguate aperture di ventilazione.

se il tiraggio effettivo misurato è maggiore o uguale di 3 Pa, la condizione di funzionamento del sistema è sufficientemente lontana dalla condizione critica di potenziale riflusso dei prodotti della combustione e l’impianto può funzionare.

Più grande è il tiraggio effettivo rispetto al tiraggio minimo ammesso, più lontana è la condizione di funzionamento del sistema dalla condizione critica di potenziale riflusso dei prodotti della combustione nel locale di installazione dell’apparecchio.

 

UNI 10389-1 le novità sulle analisi di  combustione di caldaie a gas

https://dpe.confartigianato.it/system/files/private/PUNTSCHER%20UNI%2010389.1%20%5BKOMPATIBILIT%C3%84TSMODUS%5D_0.pdf

 


Norme collegate

 

Canna fumaria collettivo ramificata – sigla: cfcr o CFCR

http://www.spazzacaminobert.eu/?page_id=4892

 

UNI 10845 Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento

http://www.spazzacaminobert.eu/?page_id=925

 

UNI 10738 del 2012, verifica degli impianti a gas esistenti

http://www.spazzacaminobert.eu/?page_id=5306


 

Il tiraggio secondo la UNI 10683 del 2022 (combustibile solido legna e altri biocombustibili)

 

 

 

 

 

 


 

Il tiraggio secondo la UNI 7129 del 2015 (combustibile gassoso)

https://www.confartigianato.laspezia.it/sites/default/files/archivio/allegati/news/7129_2015_baxi_Incontro_La_Spezia_0.pdf