Esplosione nelle stufe a tiraggio naturale a camera aperta e stagna (come quelle a pellet)
Il caso delle stufe a camera aperta
Pericolo di scoppio dovuto ad una mancanza d’aria o ad un sovraccarico della camera
https://www.youtube.com/watch?v=mSpeAMkmKOg
Il caso delle stufe a pellet a camera stagna a tiraggio naturale e forzato
Esplosione in casa, ma solo della porta in vetro della stufa
Corriere delle Alpi
21 marzo 2024
BELLUNO. Un’esplosione fortissima e poi dei lamenti. Grande apprensione, ieri mattina, a Cavarzano in via Andrea di Foro. A chiamare i vigili del fuoco, attorno alle 11.30 è stata una vicina di casa dopo aver sentito il botto proveniente dall’appartamento accanto, dove una donna anziana era in casa da sola. In realtà, per fortuna, non è successo nulla di grave e l’intervento dei vigili del fuoco non sarebbe nemmeno stato necessario, ma si è rivelato molto utile a tranquillizzare la donna che era spaventatissima.
Ad esplodere, frantumandosi in mille pezzi finiti ovunque, è stata la porticina in vetro temprato di una stufa a pellet di medie dimensioni installata in un corridoio vicino all’ingresso. La proprietaria era in casa, ma non vicina ed è rimasta illesa.
Ignote le cause dell’esplosione, anche perché i proprietari avevano fatto tutto il necessario per garantire la sicurezza. La stufa era in funzione secondo le prescrizioni, stava bruciando solo pellet e i proprietari hanno una convenzione con il venditore per controlli annuali e pulizia della camera di combustione, sempre eseguiti regolarmente, oltre al fatto che la stufa non è molto datata.
Due le ipotesi: o il vetro era difettoso, oppure la combustione ha creato un gas esplosivo in seguito all’aumento della pressione.
In genere, in caso di incendio camino o incidenti simili, i vigili del fuoco inibiscono l’uso della stufa anche comunicandolo al Comune. In questo caso l’inibizione formale non è stata fatta, ma si dà per scontata visto che l’assenza della porta di fatto impedisce l’uso della stufa.(i.a.)
Esplode una stufa a pellet L’indagine porta in Friuli
15 febbraio 2015
https://www.ilgazzettino.it/pay/pordenone_pay/esplode_stufa_pellet_indagine_porta_friuli-866002.html
Il vetro del braciere di una stufa a pellet che esplode nell’abitazione di una donna in provincia di Torino. L’episodio – avvenuto già diverse settimane fa, per fortuna non ha causato nessuna conseguenza per le persone che si trovavano nell’abitazione nonostante i frammenti di vetro siano stati scagliati ovunque – ha portato alla denuncia da parte della proprietaria della stufa e all’apertura di un’inchiesta sulla sicurezza delle apparecchiature da parte della magistratura torinese. «Avevamo fatto mettere la stufa al piano superiore della nostra abitazione – ha raccontato la donna – e, un giorno, abbiamo sentito uno scoppio fortissimo. Seguito subito dopo da una pioggia di schegge che sono cadute al piano di sotto». Il pubblico ministero Raffaele Guariniello, della Procura della Repubblica di Torino, ha incaricato gli inquirenti dei carabineri del capoluogo piemontese di raccogliere la segnalazione e di procedere con le verifiche. Dopo i primi accertamenti il magistrato torinese ha iscritto i nomi di due imprenditori nel registro degli indagati: si tratterebbe del costruttore, responsabile di un’azienda con sede in provincia di Pordenone, e dell’installatore della stufa esplosa di San Mauro Canevese in provincia di Torino. Il magistrato procede per la violazione di un articolo del cosiddetto «codice del consumatore». Ma la Procura di Torino non si è fermata al singolo episodio. Ha voluto approfondire l’inchiesta sulla presunta pericolosità di alcune termostufe a pellet nominando un consulte tecnico del Politecnico di Torino. L’esperto nominato da Guariniello avrebbe rilevato che a esplodere è stato il vetro posizionato a copertura del braciere, e che l’apparecchio avrebbe avuto un difetto di progettazione. Secondo il tecnico, che ha svolto una serie di verifiche, altre stufe a pellet prodotte da cinque ditte che hanno sede in diverse regioni del territorio italiano presenterebbero inconvenienti analoghi. Proprio per questo motivo il pm Guariniello ha informato il Ministero dello sviluppo economico chiedendo provvedimenti.
«È la prima volta – spiega Ruben Palazzetti, titolare della storica azienda di Porcia che produce stufe a pellet – che sentiamo di un episodio simile. Non ne sappiamo nulla, se fosse stata una stufa prodotta da noi saremmo stati interessati da chi di dovere. In ogni caso sono molti i motivi che potrebbero portare all’esplosione del vetro, a cominciare da una manutenzione poco corretta». «Alla nostra azienda non risulta nulla di legato all’episodio di Torino», sostiene anche Giacomo Zanette, titolare della Mcz di Fontanafredda. Due importanti aziende che producono centinaia di migliaia di pezzi all’anno e che quindi hanno un occhio di riguardo particolare alla sicurezza del prodotto. In provincia, per altro, esistono diverse piccole realtà, anche artigiane, che operano nell’ambito delle stufe a pellet.
Stufe a pellet: cinque modelli bocciati in sicurezza. Segnalati al Ministero
Stufe a pellet
21 gennaio 2016
Nonostante i prezzi in aumento, consentono ancora di risparmiare rispetto ai sistemi tradizionali. Il funzionamento delle stufe a pellet è simile a quello delle classiche a legna, ma inquinano molto meno. Le abbiamo messe alla prova: cinque modelli del test sono stati bocciati e li abbiamo segnalati al Ministero.
Il nostro test
Il crepitio della fiamma che si diffonde per casa è indubbiamente un piacere, ma non bisogna dimenticarsi della sicurezza nemmeno nelle versioni moderne di stufe a pellet. Alcuni modelli possono essere pericolosi e, se non installati da professionisti, i rischi possono essere anche gravi. Dati confermati da numerosi incidenti domestici e dai risultati del nostro ultimo test sulle stufe a pellet, eseguito all’interno del Progetto CasaRinnovabile.it sostenuto dalla Comunità Europea.
Alcuni modelli pericolosi nel nostro test
Per la prima volta testato le stufe a pellet: abbiamo portato in laboratorio 16 modelli e li abbiamo sottoposti sia agli esami previsti dalla legge sia ad altre prove aggiuntive. Ben cinque modelli sono stati bocciati anche nelle prove previste dalla normativa europea EN 14785 del 2006, legge che fissa i requisiti che devono avere le stufe per essere messe in commercio. In alcuni casi i serbatoi delle stufe hanno raggiunto temperature ben oltre i limiti consentiti, in altri il funzionamento della stufa ha provocato il surriscaldamento delle pareti adiacenti e del pavimento. Altri due modelli, invece, non hanno ottenuto la sufficienza nei test.
Una normativa da cambiare
Come è possibile che così tanti modelli, reperibili sul mercato, siano fuorilegge? Avevamo inviato una prima segnalazione sulle stufe pericolose e adesso, non avendo ricevuto una risposta formale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo inviato un nuovo sollecito e restiamo in attesa di un riscontro da parte delle autorità. Speriamo, oltretutto, che la normativa europea venga aggiornata perché presenta alcune lacune. Ad esempio, alcune stufe dovrebbero avere tra le dotazioni obbligatorie la maniglia removibile o il guanto di supporto per evitare di scottarsi. Il cavo elettrico, inoltre, non supporta le alte temperature e la valvola antiscoppio non è ancora obbligatoria.
Se, oltre a comprare un modello sicuro, vuoi anche risparmiare 150 euro sul prezzo d’acquisto puoi partecipare all’iniziativa di CasaRinnovabile: è gratuito e senza impegno.
Le cose sono cambiate e i produttori hanno provveduto a mettere in sicurezza i loro aparecchi con numerosi accorgimenti
Stufe a pellet sensore pressione e valvola antiscoppio
STUFA A PELLET A TIRAGGIO NATURALE
L’esplosione può essere di intensità tale da frantumare il vetro della porta fuoco. Attenzione perciò a non restare mai davanti alla stufa durante la fase di accensione
https://laminox.com/ajax/page/doFile/prod-attach/168/5/Manuale%20Jessica%20Natural.pdf
rev 1.0/2017 JES-NAT- IT
Dispositivi anti esplosione nel bracere della stufa a pellet
https://www.youtube.com/watch?v=Mpse0WQGaZU
La Sicurezza e il Comfort come valore
https://www.colastufe.com/it/news/la-sicurezza-ed-il-comfort-come-valore
Sottoponiamo i nostri prodotti ai più rigidi test per garantire il massimo del comfort in assoluta sicurezza.
In tutte le stufe e inserti a pellet tre livelli di sicurezza indipendenti assicurano il controllo continuo di una combustione corretta.
Due sicurezze elettromeccaniche, pressostato e termostato di sicurezza, posizionato a contatto del serbatoio pellet, sono sistematicamente in grado di segnalare ogni possibile anomalia della pressione e temperatura all’interno della camera di combustione. Un’ulteriore sicurezza meccanica posizionata sul top radiante in ghisa (valvola anti scoppio) assicura il controllo della pressione anche nel caso estremo di assenza di corrente.
Oltre a questi dispositivi, nei prodotti termo e caldaie, vengono aggiunti tre ulteriori sistemi di sicurezza. Un trasduttore elettronico di pressione, un termostato acqua elettromeccanico e una valvola di sicurezza meccanica garantiscono il completo controllo dell’impianto idraulico.
Su tutte le stufe, su una delle pareti laterali della camera di combustione, è presente una valvola di sicurezza primaria ( antiscoppio). Si consiglia di controllare che questa sia sempre normalmente chiusa, in caso contrario può determinare una cattiva combustione.
Valvola Limitazione Pressione Completa per Thermorossi
La Valvola antiesplosione, munita di una guarnizione ermetica, resiste non solo ad alte temperature (fino a 1000 gradi), ma anche ad un carico di esplosione fino a 10 bar.
E’ stata studiata anche per eliminare le difficoltà concernenti il posizionamento, dovuto alle alte temperature che si possono raggiungere. Ciò significa che la valvola può essere sottoposta anche alla fiamma libera, ed inoltre è protetta dalle incrostazioni di fuliggine.
La Valvola antiesplosione agisce in caso di mal
funzionamento d’accensione della stufa. I gas che saturano la camera di combustione a volte
possono rilevarsi pericolosi, con conseguenza di esplosione e rottura del vetro.
Per ovviare a ciò è stata progettata una valvola di scarico in maniera da ridurre la pressione che viene provocata al momento della combustione.
https://www.zamperoni.it/it/prodotti/accessori-stufe-a-pellet/valvola-antiesplosione.html
Esplosioni di caldaie e di locali caldaie
http://www.spazzacaminobert.eu/?page_id=4752
Le cause di incendio e/o di esplosione nelle caldaie e generatori di calore in ambienti domestici
http://www.vigilfuoco.it/allegati/biblioteca/Caldaie_16.02.2016.pdf