Stufe a pellet: cinque modelli bocciati in sicurezza. Segnalati al Ministero
Stufe a pellet
21 gennaio 2016
Nonostante i prezzi in aumento, consentono ancora di risparmiare rispetto ai sistemi tradizionali. Il funzionamento delle stufe a pellet è simile a quello delle classiche a legna, ma inquinano molto meno. Le abbiamo messe alla prova: cinque modelli del test sono stati bocciati e li abbiamo segnalati al Ministero.
Il nostro test
Il crepitio della fiamma che si diffonde per casa è indubbiamente un piacere, ma non bisogna dimenticarsi della sicurezza nemmeno nelle versioni moderne di stufe a pellet. Alcuni modelli possono essere pericolosi e, se non installati da professionisti, i rischi possono essere anche gravi. Dati confermati da numerosi incidenti domestici e dai risultati del nostro ultimo test sulle stufe a pellet, eseguito all’interno del Progetto CasaRinnovabile.it sostenuto dalla Comunità Europea.
Alcuni modelli pericolosi nel nostro test
Per la prima volta testato le stufe a pellet: abbiamo portato in laboratorio 16 modelli e li abbiamo sottoposti sia agli esami previsti dalla legge sia ad altre prove aggiuntive. Ben cinque modelli sono stati bocciati anche nelle prove previste dalla normativa europea EN 14785 del 2006, legge che fissa i requisiti che devono avere le stufe per essere messe in commercio. In alcuni casi i serbatoi delle stufe hanno raggiunto temperature ben oltre i limiti consentiti, in altri il funzionamento della stufa ha provocato il surriscaldamento delle pareti adiacenti e del pavimento. Altri due modelli, invece, non hanno ottenuto la sufficienza nei test.
Una normativa da cambiare
Come è possibile che così tanti modelli, reperibili sul mercato, siano fuorilegge? Avevamo inviato una prima segnalazione sulle stufe pericolose e adesso, non avendo ricevuto una risposta formale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo inviato un nuovo sollecito e restiamo in attesa di un riscontro da parte delle autorità. Speriamo, oltretutto, che la normativa europea venga aggiornata perché presenta alcune lacune. Ad esempio, alcune stufe dovrebbero avere tra le dotazioni obbligatorie la maniglia removibile o il guanto di supporto per evitare di scottarsi. Il cavo elettrico, inoltre, non supporta le alte temperature e la valvola antiscoppio non è ancora obbligatoria.
Se, oltre a comprare un modello sicuro, vuoi anche risparmiare 150 euro sul prezzo d’acquisto puoi partecipare all’iniziativa di CasaRinnovabile: è gratuito e senza impegno.