Durante l’inverno, bruciando legna nelle stufe e nei focolari, si forma nei condotti di raccordo e nei camini, un deposito polveroso detto fuliggine che se invece è catramoso potrebbe incendiarsi, provocando l’ostruzione parziale o totale del camino e la sua rottura con perdita di tenuta dei fumi. qualora non fosse fatto con materiali resistenti all’incendio della fuliggine (T 1000 = resistente al fuoco della fuliggine ad una temperatura di 1000° xe 30 minuti);
durante la primavera e l’estate possono formarsi nidi i uccelli o di calabroni, qualora il comignolo non fosse riparato da retine metalliche appropriate;
Naturalmente un camino ben fatto e ben manutentato, oltre che garantire sicurezza e tranquillità, è fonte di efficenza energetica e di minor inquinamento atmosferico ambientale.
Altri problemi derivano da camini mal costruiti perché troppo stretti, troppo bassi, troppo grandi, con comignoli non antivento, con troppe curve, con assenza o difetto di isolamento termico;
oppure perché deterioratisi con il tempo per effetto delle condense acide dei fumi del gasolio, del gas, della legna o per effetto di cattive manutenzioni del camino stesso o dell’edificio/fabbricato;
oppure per cedimenti strutturali dovuti ad assestamento del suolo, a terremoti a trombe d’aria.
Nidi di volatili
Nidi di calabroni
Ostruzioni varie
Depositi catramosi infiammabili e combusti
Incendi di edifici a seguito della combustione della caliggine
Canne fumarie fratturatesi a seguito dell’incendio della fuliggine
Comignoli con retine antivolatili intasate di catrame al punto che il camino non tirava più:
Sono vietati dalle norme i camini in acciaio flessibile corrugato; da parte mia sconsiglio anche quelli flessibili a doppia parete liscia interna perché essendo delicati, sono soggetti a risentire delle cattive istallazioni e durante la pulizia con le spazzole potrebbero danneggiarsi e, se coperti di catrame non si potrebbero pulire elettromeccanicamente e in caso di incendio potrebbero deformarsi, contorcersi e poi disfarsi:
I tubi flessibili a doppia parete, liscia internamente, sono strutturalmente fragili e molto delicati;
lo spessore dei due strati è di 0,01 o 0,012 mm per strato, il che li rende deboli e poco resistenti all’usura e alla manutenzione;
inoltre durante l’istallazione se schiacciati o piegati troppo o mal congiunti o inseriti con sforzo nei vecchi camini da risanare o nei nuovi usati come cavedi, si deformano al punto che durante la manutenzione con le spazzole potrebbero disfarsi;
inoltre l’usura, la corrosione, gli eventuali incendi della fuliggine catramosa, unitamente a curvature eccessive li rendono estremamente fragili durante la manutenzione.
Disincrostazione mediante fresatura elettromeccanica del catrame o creosoto