Fuliggine e cenere come rifiuti
Fuliggine
http://www.treccani.it/enciclopedia/fuliggine
Sostanza bruno-scura leggera, finemente suddivisa, che si deposita nei camini dei focolari ove si bruciano combustibili; va rimossa periodicamente per non fare diminuire il rendimento della combustione. Ha composizione variabile a seconda del combustibile di provenienza; in genere contiene carbonio, sostanze catramose, sostanze inorganiche (sali di potassio, di ammonio, di calcio ecc.). Usata, specie in passato, per preparare colori, trovò anche alcune applicazioni in medicina (come antiscrofoloso, contro la scabbia ecc.) perché la f. proveniente da combustione della legna contiene piccole quantità di cresoli, fenoli ecc.
Particolato carbonioso
https://it.wikipedia.org/wiki/Particolato_carbonioso
Il particolato carbonioso (in ambito tecnico anche indicato con il termine inglese di soot) è una polvere nera (essenzialmente carbonio incombusto amorfo, più tracce di altri composti) che si può ottenere come sottoprodotto della combustione incompleta di una qualsiasi sostanza organica.
Lo si può vedere facilmente osservando ad esempio la sottile polvere nera che si forma avvicinando una fiamma a una superficie metallica fredda come quella di un cucchiaino. Si può comunque trovare facilmente su tutte le superfici esposte a fumi di combustione (ciminiere, condotti di scarico), in particolare in caso di combustione “ricca” di carbonio o comunque povera di ossigeno.
Problematiche ambientali e connesse alla salute
In base agli studi più recenti si può affermare che il particolato carbonioso può essere considerato dannoso sia per l’ambiente sia per la salute umana.
In quanto sottoprodotto di praticamente quasi tutti processi di combustione (sebbene con una grande variabilità di forme e quantità prodotte), esso è un componente “abituale” dell’atmosfera, in particolare delle zone a maggiore urbanizzazione. Tali particelle, inoltre, costituiscono lo “scheletro” attorno al quale si coagula e si forma lo smog delle aree urbane; è da considerare inoltre che la dimensione tipica di tale particolato (dell’ordine del micron) lo pone al di sotto della “soglia di inalabilità”, convenzionalmente posta a 10 µm (PM10), rivelandole così anche come causa di disturbi degli apparati cardiovascolare e respiratorio [11].
Il nerofumo è inoltre (insieme con l’amianto) al centro di una battaglia a favore dell’ambiente e della salute condotta da diversi enti, atta a informare il pubblico che ha a che fare con queste sostanze dei rischi che corre e a ridurre il più possibile il loro utilizzo.
Tale particolato, infine, contiene, nella propria struttura un gran numero di composti organici (come ad esempio i PAH fortemente indiziati di contenere agenti cancerogeni), ed è stata ormai evidenziata in molte ricerche una stretta relazione tra inquinamento ambientale da particolato carbonioso e morti per cancro.
Tale pericolosità si traduce ovviamente nell’esistenza accertata di malattie professionali collegate all’esposizione e al contatto con il nerofumo di lavoratori dell’industria della produzione, del trasporto e dell’utilizzo di tale sostanza. In particolare, è stata accertata in diverse ricerche epidemiologiche (ad esempio uno studio epidemiologico sui lavoratori portuali di Genova, a cura dell’INAIL e dell’IST ) una stretta correlazione tra esposizione cutanea al nerofumo e una maggiore incidenza del normale di tumori alla vescica.
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http://www.savio.it/blog/la-fuliggine-che-oscura-la-nostra-salute
Cenere
https://it.wikipedia.org/wiki/Cenere
La cenere è il residuo solido della combustione: è una polvere molto fine di colore grigio, in quasi tutte le tonalità, dal nerofumo ad un grigio chiarissimo, quasi bianco.
La composizione chimica esatta della cenere varia a seconda del particolare tipo di combustibile da cui ha origine e della temperatura di combustione, in genere è composta da sostanze fortemente ossidate e con temperature di fusione e vaporizzazione molto alte come i composti ionici dei metalli, in particolare carbonati e ossidi, e povera di composti degli elementi leggeri, ed è priva di acqua.
Essendo molto ricca di sali minerali la cenere di legna e/o di altre materie organiche è un ottimo fertilizzante per piante di ogni specie: in virtù di questa proprietà si è sviluppato un modo di coltivare la terra sottraendola alla foresta vergine tramite l’incendio di una parte della stessa, causando il disboscamento e la distruzione in Malesia, nel Borneo e in Sudamerica.
Cenere del camino: 10 usi alternati
La fuliggine e la cenere prodotta dai generatori a legna quali stufe, forni, caminetti, caldaie, se derivata da combustibili naturali, non trattati da impregnanti, da colle e da vernici, di per sè è un rifiuto urbano, non tossico e non nocivo. La fuliggine e la cenere di legna buona, possono essere usate dai privati per produrre compost o come concime per la terra dell’orto e dei campi.
La fuliggine e la cenere diventa “rifiuto speciale assimilabile agli urbani” se prodotto da uno spazzacamino o da un’impresa di pulizie di camini durante il loro intervento oppure derivante dai generatori di un’azienda o ditta o impresa.
Lo smaltimento della fuliggine e della cenere prodotti dalla combustione di legna buona (non contenente sostanze tossiche) si possono smaltire come rifiuto urbano non tossico o come rifiuto speciale assimilabile agli urbani.
Catalogo europeo dei rifiuti (CER)
https://it.wikipedia.org/wiki/Catalogo_europeo_dei_rifiuti
Il catalogo europeo dei rifiuti (CER) è la classificazione dei tipi di rifiuti secondo la direttiva 75/442/CEE, che definisce il termine rifiuti nel modo seguente: “qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell’allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. L’allegato I è noto comunemente come Catalogo europeo dei rifiuti e si applica a tutti i rifiuti, siano essi destinati allo smaltimento o al recupero.
I codici CER sono delle sequenze numeriche, composte da 6 cifre riunite in coppie (es. 03 01 01 scarti di corteccia e sughero), volte ad identificare un rifiuto, di norma, in base al processo produttivo da cui è originato. Il primo gruppo identifica il capitolo, mentre il secondo usualmente il processo produttivo.
I codici, originariamente 839, sono inseriti all’interno dell’Elenco dei rifiuti istituito dall’Unione europea con la decisione 2000/532/Ce.
CODICI CER (CATALOGO EUROPEO DEI RIFIUTI)
Elenco dei codici relativi ai Rifiuti pericolosi e non pericolosi
I codici CER (Catalogo europeo dei rifiuti) in vigore dall’1.1.2002 sono riportati sulla Direttiva del Ministero Ambiente in data 9.4.2002, pubblicata sul supplermento ordinario n. 102 alla Gazzetta Ufficialle n. 108 del 10 maggio 2002 – Serie Generale
.https://www.at.camcom.gov.it/Page/t04/view_html?idp=2261
Non pericolosi
https://images.at.camcom.gov.it/f/Varie/ce/cer_non_pericolosi.pdf
Pericolosi
https://images.at.camcom.gov.it/f/Varie/ce/cer_pericolosi.pdf
https://www.ccrifiuti.it/doc/cer.pdf
Abbattitori e catalizzatori di fuliggine
Pulizie criminalmente inquinanti