Questo è il caso buono, ottima costruzione, buon uso e buona manutenzione, questa stufa potrebbe durare per generazioni:
Altro caso di stube ben fatta, con ottime aperture d’ispezione per la pulizia e il controllo, che dimezzano i tempi e i costi della manutenzione:
Questo è il caso cattivo, pessima costruzione, cattivo uso e mancata manutenzione, stube distrutta da demolire e rifare dopo poco più di 15 anni:
Nota sulle stube problematiche,
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esistono alcuni casi di vecchie e nuove stube malcostruite, mal usate e mal manutentate dal fai date o da operatori non qualificati e professionali:
-che possono comportare difficoltà di accesso alle stube e la necessaria demolizione e sostituzione dei tappi di chiusura perché montati con malta refrattaria calcificata o cementificata e non con la sola terra refrattaria e il sigillante a basso tenore di resina;
-che possono aver provocato danni strutturali, individuabili con il nostro intervento ma non risolvibili dal nostro intervento di manutenzione ordinaria e che a volte possono comportare il rifacimento parziale o totale della stufa, da parte di un fumista abilitato e qualificato costruttore di stube.
Il caso di una stube Biofire, dalla combustione ottimale o quasi perfetta con pochissime emissioni inquinanti, infatti dopo 7 anni di lavoro, bruciando circa 40/50 quintali di legna all’anno, presentava l’interno dei canali da fumo limitatamente coperti da depositi di cenere biancastra più che di fuliggine nera tipica dei composti carboniosi incombusti; lo stesso il camino le cui pareti erano ricoperte da un deposito sottilissimo di polvere biancastra che lasciava intravvedere il fondo delle pareti stesse come se fosse trasparente o inesistente.
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Dati necessari per poter preventivare la pulizia delle stube:
- a) foto dettagliate della stube, per intero e da ogni lato, della sua posizione nel locale con il suo tipo di pavimento;
- b) foto dei tappi o fori d’ispezione lungo il giro fumi (e descrizione di come sono fatti se fissi in muratura refrattaria e maiolica o mobili in metallo e fibra ceramica compressa e quanti sono);
- c) foto dell’eventuale disegno/schema dell’interno della stufa se esiste;
- d) foto della eventuale dichiarazione di conformità se esiste;
- e) dati vari : quanti anni ha la stube e quando è stata pulita l’ultima volta e da chi (professionista qualificato o meno);
- f) foto del prospetto della casa con il numero dei piani e del tipo di tetto (la sua accessibilità e calpestabilità e se c’è la linea vita);
- g) foto e dati sul camino, se c’è o meno lo sportello d’ispezione alla sua base e per l’accesso all’innesto/raccordo con la stube, nel caso sia diverso da quello interno alla stube;
- h) foto di eventuali crepe visibili;
- g) tipo, qualità (grado di essicazione e dimensioni dei ciocchi) e quantità di legna mediamente bruciata all’anno;
- h) eventuale relazione tecnica del professionista intervenuto precedentemente, se c’è:
- i) esistenza o meno di maioliche di ricambio per i tappi di ispezione (puo capitare talvolta anche se raramente che qualche tappo esistente sia deteriorato per difetto strutturale, per usura o per rottura intercorsa in precedenti manutenzioni o che possa rompersi durante la manutenzione in corso per molteplici cause).