Lavorare in sicurezza sui tetti a tutela della nostra vita e della responsabilità del committente.

Lavorare in sicurezza sui tetti a tutela della nostra vita e della responsabilità del committente

Lavorare in sicurezza sui tetti a tutela della nostra vita e della responsabilità del committente che se ci facciamo male per non aver adottato le necessarie e idonee misure di sicurezza anticaduta sarà ritenuto responsabile civilmente (quindi economicamente) e penalmente secondo D.Lgs. 81/2008

Solo lo spazzacamino che lavora in sicurezza nel rispetto di se stesso, dimostra altrettanto rispetto per voi che siete il suo cliente-committente-datore di lavoro; e per il lavoro che dovrà eseguire.  Questa prerogativa è garanzia di professionalità e del possesso delle competenze teoriche e tecniche, delle attrezzature necessarie e delle assicurazioni antinfortunistiche e di responsabilità civile.

 

 

 

 


Linee vita fisse e provvisorie e mobili, uso di piattaforme e di scale sicure

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Il ruolo del committente (utente -cliente-datore di lavoro) nei lavori di casa, edili, commerciali, industriali: responsabilità e obblighi

 

Il ruolo del committente nei lavori edili: responsabilità e obblighi

In questo articolo esaminiamo la figura del committente, il suo ruolo, i compiti, gli obblighi e le responsabilità. Il ruolo del Committente è infatti fondamentale ai fini della corretta applicazione del modello di prevenzione e protezione dai rischi lavorativi previsto per i cantieri temporanei o mobili dal D.Lgs. 81/2008. Come tale comporta una serie di obblighi e responsabilità in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nel cantiere.

Pubblicato il 1 Giugno 2022 da Redazione InSic

https://www.insic.it/edilizia-e-progettazione/committente-nei-lavori-edili-il-ruolo/

Nell’articolo, indice:

Chi è il committente dei lavori edili

Chi è il committente dei lavori privati

Chi è il committente nel condominio

Le responsabilità del committente

Committente: gli obblighi di sicurezza nei cantieri

Designazione dei coordinatori per la sicurezza (CSP e CSE)

Piano di sicurezza e fascicolo dell’opera

Verifica del rispetto dei principi generali nel progetto

Verifica dell’idoneità tecnico-professionale di imprese e lavoratori autonomi

Notifica preliminare dei lavori

Titolo abilitativo: trasmissione di dati e documenti

Controllo dell’operato del CSE

Per saperne di più sulla sicurezza nei cantieri

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Chi è il committente dei lavori edili

Il committente è il “soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione”. È la persona fisica che ha interesse nell’attuazione dell’intervento, avendo la necessità di soddisfare ad un proprio interesse o, nel settore dei lavori pubblici, quelle della collettività.

Nel caso delle singole persone fisiche che eseguono lavori privati ciò non pone alcun dubbio nella corretta identificazione del committente, negli altri casi sussistono tuttora alcune perplessità interpretative. È questo il caso del committente nelle società di persone o nel condominio.

Chi è il committente dei lavori privati

Il committente nelle società private è individuabile sulla base di un ordinamento civilistico del diritto societario.

Chi è il committente nel condominio

Nel condominio i soggetti per conto dei quali i lavori sono eseguiti sono i condomini; ma è altrettanto vero che attribuire ad ogni singolo condominio i compiti gestionali previsti dall’art. 90 del D.Lgs. 81/2008 sembra essere paradossale.

Pertanto, l’interpretazione più logica della norma, quella che si pone come obiettivo un sistema di sicurezza realizzabile, è quella che attribuisce all’amministrazione del condominio il ruolo di committente. Ciò anche alla luce del principio di effettività mutuato dall’art. 299 del D.Lgs. 81/2008.

 

Pertanto l’amministratore condominiale, in rappresentanza dei singoli condomini, è da considerarsi committente, ma soltanto entro i limiti dei poteri gestionali e di spesa conferitigli.

 

Le responsabilità del committente

In precedenza, nessuna norma specifica in materia antinfortunistica poneva obblighi in capo al committente, se si escludono, a partire dagli anni novanta, alcuni casi specifici di affidamento attività all’interno di aziende.

Conseguentemente, la giurisprudenza non ha mai ravvisato responsabilità del committente; se non quando il suo operato ha determinato ingerenza nella concreta direzione e gestione dei lavori affidati a ditte appaltatrici e ciò è stato causa di infortunio sul lavoro.

La direttiva cantieri, invece, affida al committente un ruolo chiave, di avvio e gestione delle procedure sulla sicurezza del lavoro, a partire dal momento di concezione dell’opera sino alla sua conclusione.

Senza la consapevolezza dell’importanza del ruolo rivestito dal committente, il modello prevenzionale messo a punto con la direttiva cantieri rischia di crollare; venendo a mancare l’aspetto fondamentale della pianificazione della sicurezza.

Committente: gli obblighi di sicurezza nei cantieri

Oltre alla verifica della fattibilità dei lavori sotto il profilo prevenzionistico, ecco quali sono gli obblighi del committente:

Designazione dei coordinatori per la sicurezza (CSP e CSE)

La designazione dei Coordinatori per la sicurezza è da effettuarsi contestualmente all’incarico di progettazione per il coordinatore per la progettazione e prima dell’affidamento dei lavori per il coordinatore per l’esecuzione. E’ richiesta nei casi in cui si prevedono più imprese esecutrici anche non contemporanee. Dove per impresa esecutrice s’intende l’impresa che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali.

Nei lavori privati senza obbligo del permesso di costruire e comunque nei lavori di importo inferiore a 100.000 euro, ai sensi del c. 11, dell’articolo 90, non è richiesta la designazione del coordinatore per la progettazione anche se si prevedono più imprese in cantiere. In tali casi, qualora si prevedano più imprese, le funzioni di coordinatore per la progettazione sono svolte dal coordinatore per l’esecuzione.

 

Piano di sicurezza e fascicolo dell’opera

Il committente, nella fase di progettazione dell’opera o dei lavori, prende in considerazione il piano di sicurezza e coordinamento e il fascicolo dell’opera. A riguardo, non si è compreso, dopo tanti anni di applicazione della norma, quale significato dare a tale obbligo. Si consideri che la direttiva cantieri 92/57/CEE, chiede al committente soltanto di accertare che sia redatto il piano di sicurezza e di salute prima dell’apertura del cantiere.

Il committente trasmette o mette a disposizione il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori. Lo scopo è quello di far sì che le imprese tengano in debito conto, tra gli altri fattori, l’impegno richiesto, anche economico, per la messa in opera di tutte le cautele previste dal piano stesso.

 

Verifica del rispetto dei principi generali nel progetto

Il primo contributo e fondamentale obbligo posto in capo al committente è quello di attenersi, nelle fasi di progettazione dell’opera, ai principi e alle misure generali di tutela di cui all’articolo 15, in particolare:

  1. a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche ed organizzative, onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamente;
  2. b) all’atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro.

Tale compito è assolto positivamente dal committente quando al momento dell’approvazione del progetto verifica, con il coordinamento del CSP e si ritiene con il supporto del Progettista, la conformità del progetto ai principi e alle misure generali di tutela, sulla base di un piano di sicurezza e coordinamento che ne è chiara dimostrazione.

Elemento centrale nella valutazione, però, non è tanto il PSC ma il progetto stesso dell’opera o dei lavori.

La valutazione del rispetto dei principi generali di tutela consiste nel verificare che l’opera sia realizzabile in

sicurezza sulla base di un piano di sicurezza e coordinamento.

 

 

Verifica dell’idoneità tecnico-professionale di imprese e lavoratori autonomi

La verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, esecutrici e lavoratori autonomi, nell’ambito del titolo IV del D.Lgs. 81/2008, è effettuato sulla base di quanto stabilito dall’art. 90, c. 9 e dall’Allegato XVII.

Notifica preliminare dei lavori

Prima dell’inizio dei lavori e in corso d’opera per gli eventuali aggiornamenti, il committente è tenuto a trasmettere la notifica preliminare all’Azienda unità sanitaria locale, all’Ispettorato territoriale del lavoro e, limitatamente ai lavori pubblici, al Prefetto territorialmente competenti nei seguenti casi:

cantieri nei quali si prevedono più imprese esecutrici, anche non contemporaneamente (stesso caso in cui devono essere designati i coordinatori per la sicurezza);

cantieri di entità presunta pari o superiore a 200 uomini-giorni.

 

Per i lavori per i quali pur non ricadenti inizialmente nei casi di obbligo di trasmissione, la notifica preliminare è richiesta anche in corso d’opera, per effetto di varianti sopravvenute in corso d’opera che determinano più imprese esecutrici, anche non contemporanee.

 

Lo scopo della notifica preliminare è essenzialmente informativo; serve a comunicare agli organi di vigilanza la costituzione di lì a poco di un cantiere temporaneo o mobile e i dati dei soggetti principali obbligati a garantire la sicurezza dei lavoratori.

La notifica va effettuata conformemente all’Allegato XII del D.Lgs. 81/2008.

Titolo abilitativo: trasmissione di dati e documenti

Sempre prima dell’inizio dei lavori, il committente dichiara e trasmette la documentazione prevista dalla legge per il titolo abilitativo all’esecuzione dell’intervento, normalmente al comune:

 

copia notifica preliminare (se redatta);

DURC imprese e lavoratori autonomi;

dichiarazione attestante l’avvenuta verifica della ulteriore documentazione di cui alla verifica d’Idoneità tecnico professionale e di regolarità dei lavoratori.

Controllo dell’operato del CSE

Compito estremamente delicato del Committente è quello del controllo dell’operato del coordinatore per l’esecuzione, stabilito dall’articolo 93, comma 2 del D.Lgs. 81/2008. In particolare il Committente è chiamato a controllare l’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 91, comma 1 (compiti del CSP), e 92, comma 1, lettere a), b), c), d) ed e) (compiti del CSE).

Restando escluso soltanto il controllo dell’attuazione dell’obbligo da parte del CSE della sospensione delle singole lavorazioni in caso di pericolo grave ed imminente riscontrato direttamente.

 

Il committente: responsabile della sicurezza sul lavoro nei cantieri. La Cassazione: il committente è il soggetto obbligato all’osservanza degli obblighi imposti in materia di sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili.17 gen 2008

https://www.puntosicuro.it/edilizia-C-10/il-committente-responsabile-della-sicurezza-sul-lavoro-nei-cantieri-AR-7615/

 

Lavori in casa, il committente è responsabile degli infortuni agli operai?

Paola Mammarella

28/09/2018

https://www.edilportale.com/news/2018/09/normativa/lavori-in-casa-il-committente-e-responsabile-degli-infortuni-agli-operai_66159_15.html

 

Il responsabile dei lavori risponde degli eventuali infortuni agli operai in cantiere. Con la sentenza 40922/2018, la Cassazione ha spiegato che, se non si nomina un tecnico, la responsabilità e l’onere del risarcimento ricadono sul committente, ad esempio il padrone di casa che ha chiamato un operaio per svolgere degli interventi.

 

Lavori in casa, il ruolo del responsabile dei lavori

La Cassazione ha spiegato che nei lavori edili è il responsabile dei lavori a rispondere di eventuali infortuni. Normalmente, hanno sottolineato i giudici, il responsabile dei lavori è un tecnico, ad esempio l’ingegnere o l’architetto cui sono stati affidati i lavori di ristrutturazione. Il progettista gestisce infatti gli operai, ne controlla l’operato e si assume le conseguenze civili e penali di eventuali incidenti.

Lavori in casa, e se manca il responsabile dei lavori?

 

I giudici hanno spiegato che molto spesso, in caso di lavori di modesta entità, il committente affida direttamente l’incarico all’operaio o all’impresa, senza ricorrere ad un progettista. Questo capita per lavori ritenuti semplici, come ad esempio la pitturazione delle pareti.

In mancanza di un tecnico nominato come responsabile dei lavori, tutta una serie di incombenze ricade sul committente, cioè sul padrone di casa.

Il committente, hanno sottolineato i giudici, in assenza della redazione di un documento di valutazione dei rischi o della nomina di un responsabile dei lavori, deve mettere l’appaltatore in condizione di operare in sicurezza. Per questo non è sufficiente segnalare i pericoli, ma è necessario procedere alla loro eliminazione prima che l’attività inizi.

Il committente deve quindi rispettare una serie di obblighi tipici del datore di lavoro, cioè predisporre un piano di valutazione dei rischi, proteggere gli operai dal rischio di eventuali cadute, vigilare sullo stato di fatto esistente in cantiere, informare le maestranze presenti sui luoghi di eventuali rischi.

In caso di infortunio in un cantiere privo del responsabile dei lavori, la responsabilità civile e penale ricade quindi sul committente, che è obbligato ance al pagamento del risarcimento.

Per evitare le responsabilità, ha concluso la Cassazione, il committente nell’oggetto dell’incarico deve inserire la messa in sicurezza dei luoghi sui quali insisterà il cantiere.

 

LAVORI IN QUOTA – C’è anche la responsabilità del committente

Eurocert srl

Gli incidenti sul luogo di lavoro spesso avvengono per cadute dall’alto. La responsabilità civile e penale è del committente.

16 marzo 2017

 

Lavori in quota – Responsabilità committente

Quello della sicurezza sul lavoro è legittimamente uno dei temi più discussi e dibattuti.

Il triste susseguirsi di incidenti legati al luogo di lavoro ha reso il problema sempre più urgente, tanto da rendere necessaria l’integrazione della relativa normativa regionale con una normativa nazionale che prende forma nel Testo Unico in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra gli incidenti che si verificano sul posto di lavoro, i più frequenti e purtroppo mortali sono quelli dovuti alle cadute dall’alto, infatti lavorare in quota espone il lavoratore ad un  pericolo reale da non sottovalutare. Il decreto legislativo 81/2008 integrato poi col 106 del 2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro, impone l’installazione di sistemi di protezione collettiva o individuale per limitare il rischio di caduta dall’alto. Lattonieri, spazzacamini, antennisti, muratori, impiantisti e chiunque altro per motivi di lavoro acceda al tetto o alla copertura di uno stabile, o comunque esegua un lavoro di riparazione, di manutenzione o di sopralluogo ad un’altezza superiore ai due metri da una superficie stabile, necessita di essere protetto da sistemi anticaduta, per esempio la linea vita.

La diretta responsabilità civile e penale dell’incolumità del lavoratore è del committente: così come per una casa privata questo è da individuarsi nel proprietario, allo stesso modo per un condominio esso è da individuare nella persona dell’amministratore che, per conto del condominio, svolge la funzione del datore di lavoro nei confronti dell’operatore. Egli, essendo colui che commissiona il lavoro, è soggetto agli obblighi previsti dall’articolo 8 e dai successivi articoli del D. Lgs. 81/2008. Il committente, inoltre, non è solamente responsabile della presenza delle necessarie misure di sicurezza, ma è pure responsabile del loro corretto utilizzo e funzionamento nonché dell’esecuzione delle verifiche periodiche (annuali nel caso delle linee vita) le quali devono essere attestate dalle relative certificazioni.

Installare e verificare il corretto funzionamento delle linee vita e degli altri sistema di protezione, quindi, è un’operazione necessaria che può salvare la vita dei lavoratori e, nello stesso tempo, assolve l’obbligo di legge a cui è sottoposto il committente.


 

Incidenti sul lavoro, spazzacamini caduti dai tetti e dalle scale

 

 

Spazzacamino cade salendo verso il tetto, gravi ferite

10.10.2022

https://www.cdt.ch/news/spazzacamino-cade-salendo-verso-il-tetto-gravi-ferite-296208

Per raggiungere il tetto di uno chalet, l’uomo era salito sul corrimano di una scala, precisa una nota della polizia, aggiungendo che il manufatto ha però ceduto

Uno spazzacamino ha riportato gravi ferite stamane a Sedrun (GR), poco prima delle 8.00, cadendo da un’altezza di oltre sei metri. Per raggiungere il tetto di uno chalet, l’uomo era salito sul corrimano di una scala, precisa una nota della polizia, aggiungendo che il manufatto ha però ceduto.

Il malcapitato è stato soccorso da terzi, intervenuti assieme a un medico e a sanitari di un’ambulanza. È stato in seguito trasportato all’ospedale di Coira da un elicottero della Rega.

 

Precipita dal tetto mentre pulisce la canna fumaria: impresario è gravissimo

2 ottobre 2021

https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/bassano/precipita-dal-tetto-mentre-pulisce-la-canna-fumaria-impresario-e-gravissimo-1.8930762

 

Un grave infortunio sul lavoro è avvenuto ieri a Nove: nel pomeriggio di ieri, venerdì 1 ottobre, un impresario di 61 anni è caduto dal tetto di un’abitazione mentre stava operando la pulizia della canna fumaria. Ora, Luigi Campagnaro, di Rosà, titolare dell’omonima ditta specializzata nella vendita e manutenzione di camini e stufe, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove lotta tra la vita e la morte nonostante il pronto intervento del suem, che ha fatto arrivare in paese un’ambulanza, un’auto medica e anche l’elisoccorso.

Erano circa le 15.30 quando Campagnaro, mentre si trovava sul tetto di un’abitazione situata in via Nardi, impegnato nei lavori di pulizia della canna fumaria, all’improvviso, per cause in fase di accertamento da parte dei tecnici dello spisal e dei carabinieri, è scivolato. È precipitato di sotto, schiantandosi a terra dopo un volo di oltre 4 metri.Immediato l’allarme al 118 da parte dei proprietari dell’abitazione. In breve tempo i sanitari dell’ospedale San Bassiano sono accorsi sul luogo dell’incidente e, date le modalità dell’infortunio e le condizioni del paziente, si è deciso di far intervenire anche l’elisoccorso.All’inizio le condizioni di Campagnaro non sembravano gravissime, visto che il rosatese, seppur molto dolorante, era cosciente e muoveva gli arti. È stato attivato l’elistrasporto all’ospedale di Vicenza, e purtroppo il quadro clinico è peggiorato velocemente.

L’imprenditore è ricoverato nel reparto di rianimazione, le sue condizioni sarebbero molto gravi. I tecnici dello spisal dell’Ulss 7 Pedemontana sono al lavoro per ricostruire l’accaduto, ma soprattutto per accertare se durante le fasi di manutenzione della canna fumaria fossero state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per compiere operazioni di questo tipo. Il ferito, intanto, si trova ricoverato al San Bortolo, dove i sanitari stanno facendo il possibile per salvargli la vita. I suoi famigliari stanno vivendo lunghe ore di angoscia.

 

 

Va sul tetto per aiutare lo spazzacamino e cade, grave al S. Chiara

26 settembre 2014

https://www.trentotoday.it/cronaca/cade-tetto-cles-spazzacamino.html

Grave infortunio questo pomeriggio per 59enne di Cles. Sembra che l’uomo sia salito sul tetto di casa sua per aiutare lo spazzacamino nella pulizia della canna fumaria quando ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra. L’impatto col suolo, dopo un volo di circa quattro metri, ha fatto temere il peggio: i soccorritori del 118, giunti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco volontari, hanno prestato le prime cure all’infortunato che è stato successivamente trasportato all’ospedale S. Chiara di Trento dove si trova ricoverato. I medici riferiscono che l’uomo non è in pericolo di vita, è cosciente, ed ha riportato un grave trauma cranico.

 

 

Finale, spazzacamino vola dal tetto

3 dicembre 2008

https://www.ilsecoloxix.it/savona/2008/12/03/news/finale_spazzacamino_vola_dal_tetto-8753554/amp/

Sembra quasi un incidente d’altri tempi: uno spazzacamino che cade dal tetto mentre lavora.

E invece è cronaca di oggi, nel ponente savnese dove nel pomeriggio a Finale Ligure, in località Perti, uno spazzacamino di 36 anni, mentre effettuava una video ispezione in una canna fumaria sul tetto di una abitazione, è scivolato al suolo da un’altezza di circa 3 metri.

Sul posto sono intervenuti gli ispettori della Struttura complessa PSAL (Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) per i rilievi del caso, mentre gli operatori del 118 hanno disposto il trasferimento dell’infortunato presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dove è stato ricoverato sotto osservazione dai medici del pronto soccorso.

 

Cade a terra da un tetto, è grave – Bolzano – Alto Adige

S.Candido: incidente sul lavoro in centro, vittima uno spazzacamino di 48 anni

26 settembre 2014

https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/cade-a-terra-da-un-tetto-%C3%A8-grave-1.96568

 

SAN CANDIDO. Un drammatico incidente sul lavoro, accaduto ieri poco dopo le 11 in centro a San Candido, a lato del duomo di San Michele, ha lasciato in gravi condizioni un 48enne spazzacamino del posto, Norbert Dorfmann, titolare dell’omonima impresa artigiana del centro dell’Alta Pusteria. L’uomo, impegnato sui tetti del complesso di edifici che fa capo all’albergo Wisthaler, verosimilmente occupandosi della pulizia delle canne fumarie in vista della prossima stagione autunnale, per cause che sono al vaglio dei carabinieri della locale compagnia e che potranno essere definitivamente chiarite solo con l’audizione dell’interessato e di eventuali testimoni dell’accaduto, è improvvisamente volato al suolo da un’altezza che potrebbe variare fra i 4 e i 7 metri.

L’impatto con il terreno del 48enne artigiano è stato assai violento e l’uomo è rimasto a terra, lamentando dolori alla schiena ed incapacità nei movimenti. Immediatamente sono scattati i soccorsi e con essi anche l’allarme per l’elicottero Pelikan 2 dell’elisoccorso provinciale. Il medico d’emergenza della Croce bianca di San Candido, la cui sede dista non più di qualche centinaio di metri di distanza, ha provveduto subito alla stabilizzazione delle condizioni del paziente, che è stato quindi trasferito alla piazzola d’atterraggio degli elicotteri, al centro di protezione civile del comune, e da lì issato a bordo del velivolo che lo ha trasferito con urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano.

Norbert Dorfmann non è in pericolo di vita, anche se le lesioni che ha riportato alla colonna vertebrale hanno bisogno di tempo per essere valutate nella loro completezza.

Come detto, i carabinieri della compagnia di San Candido, comandati dal capitano Roberto Lovison, hanno immediatamente intrapreso anche gli accertamenti per verificare il rispetto della normativa antinfortunistica che andava applicata per la tipologia di operazioni in cui era impegnato Dorfmann. (adp)

 

 

Spazzacamino rimane bloccato sul tetto, a Tradate intervengono i vigili del fuoco

SaronnoNews

Tomaso Bassani

23 ottobre 2021

Spazzacamino rimane bloccato sul tetto, a Tradate intervengono i vigili del fuoco

Gli operatori hanno assicurato l’uomo e successivamente sono riusciti a farlo scendere. Non sono state necessarie cure mediche

Operaio bloccato sul tetto recuperato dai vigili del fuoco

Un operaio di un’azienda di spazzacamino, una volta salito sulla copertura di una villetta è rimasto bloccato sul tetto probabilmente a causa di una crisi di panico.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco dal distaccamento di Tradate e un mezzo autoscala dalla sede di BustoGallarate insieme agli specialisti del nucleo S.A.F. (Spleo Alpino Fluviale) di Varese.

Gli operatori hanno assicurato l’uomo e successivamente sono riusciti a farlo scendere. Non sono state necessarie cure mediche. È accaduto intorno alle 16 di sabato 23 ottobre.

 

“Uno spazzacamino” cade dalla scala mentre pulisce canna fumaria sul terrazzo e finisce in ospedale

Fonte  La Gazzetta del Mezzogiorno

Giugno 27, 2023

 

“Uno spazzacamino”  cade dalla scala mentre pulisce canna fumaria sul terrazzo e finisce  in ospedale

 

“Uno spazzacamino”  cade dalla scala mentre pulisce canna fumaria sul terrazzoe finisce  in ospedale

Pulisce la canna fumaria del proprio terrazzo, ma cade dalla scala e viene soccorso dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118 Una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco di Brindisi con il supporto dell’autoscala è intervenuta a San Vito dei Normanni (Br) in via Tibullo per soccorrere un uomo, caduto da una scala mentre puliva una canna fumaria sul terrazzo.

Con il personale del 118 si è provveduto prima ad immobilizzarlo e poi, tramite un’apposita barella spinale, a trasportarlo fino a terra per essere portato all ospedale Perrino di Brindisi.

 

 

Il presidente degli spazzacamini cade da una scala

Redazione

19 Marzo 2010

 

Il presidente degli spazzacamini cade da una scala

 

BOLZANO — Il mestiere ricorda tanto i film in bianco e nero degli anni Venti. Tuttavia è ancora parecchio diffuso in montagna, dove gli impianti, i camini e le canne fumarie abbondano. Fare lo spazzacamino, tuttavia, può essere pericoloso.

Ne sa qualcosa il presidente degli spazzacamini altoatesini, Richard Schupfer, che è rimasto ferito in un incidente sul lavoro a Naturno.

Schupfer era impegnato nel collaudo dell’impianto di riscaldamento di un edificio di nuova costruzione, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato da una scala.

La cadute gli è costata diverse fratture. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Naturno è l’elicottero del 118. Lo spazzacamino è stato ricoverato all’Ospedale di Merano.

 

 

Folgorato sul lavoro a Codogno

Valeria Panzeri

09 Maggio 2019

 

https://primalodi.it/cronaca/folgorato-sul-lavoro-a-codogno-trasportato-durgenza-in-elisoccorso-foto/

Folgorato sul lavoro a Codogno. La notizia arriva dai Vigili del Fuoco, presenti sul luogo, che stanno coordinando le operazioni di soccorso d’urgenza in vicolo Roggia Abbadessa. L’uomo è stato soccorso e stabilizzato sul posto, successivamente trasportato all’ospedale di Lodi in codice giallo, non si è reso necessario il trasporto in elicottero. L’uomo è uno spazzacamino, aveva piazzato la propria piattaforma per raggiungere il camino da pulire, durante le manovre di posizionamento è accaduto il sinistro.

 

Cade dal tetto e finisce su un balcone, grave spazzacamino

9 giu 2011

https://www.tio.ch/ticino/637792/cade-dal-tetto-e-finisce-su-un-balcone-grave-spazzacamino

L’infortunio è avvenuto questa mattina verso le 9,45 a Maggia. Interviene la Rega

MAGGIA – Grave infortunio sul lavoro questa mattina a Maggia. Non erano ancora le 9,30 di questa mattina quando, uno spazzacamino 45enne, impegnato in lavori di pulizia, da un’altezza di  circa tre metri, dal tetto di un’abitazione finendo in un balcone.

L’esatta dinamica è al vaglio della polizia cantonale. L’uomo, residente nel Locarnese, è stato dapprima soccorso dal personale paramedico del Salva di Locarno per poi essere elitrasportato all’ospedale Civico di Lugano con un elicottero della Rega. Le sue condizioni sono giudicate gravi.

 

 

L’incidente in val di Sole a Termenago di Pellizzano

Muore cadendo dal tetto mentre pulisce la canna fumaria

Incidente mortale domestico in val di Sole. Un uomo di 66 anni ha perso la vita cadendo dal tetto dove stava pulendo il camino della sua stufa

17/04/2021

https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2021/04/tnt-infortunio-domestico-val-di-sole-c1a175cf-55a7-4319-ac45-757d45982fc8.html

Bruno Bosinelli, pensionato di 66 anni del posto, è morto cadendo dal tetto della sua abitazione dove erta salito per lavori di manutenzione alla canna fumaria. Vi è infatti, se non si vuole far intervenire uno spazzacamino, la possibilità di tenere un libretto privato che riporti, per legge, data e ora dell’intervento di pulizia.

L’incidente domestico è avvenuto intorno alle 17.30. Sul posto i carabinieri di Cles ed in supporto all’elicottero con i sanitari sono intervenuti anche i vigili del fuoco della val di Sole.

 


Questa è una foto storica del 1996, uno dei primi incontri di aggiornamento professionale ANFUS, si vede come la consapevolezza dei rischi sul tetto, da cui proteggersi, non era ancora ben sviluppata, tra questi ci sono anch’io.

 

 

 

 

 

Anche questa è una foto storica pluridecennale del 2003, in Val di Vigezzo alla festa degli spazzacamini, dove manca del tutto la consapevolezza del rischio, bastava un niente per causare una tragedia.